Continuano gli effetti collaterali della catastrofe di Fukushima. Da un campione d’acqua raccolto davanti il reattore il 2 aprile, e successivamente esaminato, risulta una presenza di iodio-131 (iodio radioattivo) pari a 7,5 milioni la norma.
Il rilascio dell’acqua radioattiva in mare era stato autorizzato valutando “bassi” i livelli di radioattività della stessa, come ha riferito Hidehiko Nishiyama, Portavoce dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.
I tentativi di arginare la perdita sono stati finora vani, non ha funzionato né il cemento né l’uso di polimeri.
Attualmente il bilancio delle vittime in Giappone è di 12.175, 15.552 il numero dei dispersi.
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